“Libano: missione peacekeeper” a Bologna al Palazzo d’Accursio.

Bologna, 3 giugno 2013 – Trentaquattro anni di missione internazionale raccontati attraverso le immagini e le parole dei protagonisti. Questo il senso delle iniziative organizzate dalla Brigata Aeromobile ‘Friuli’ con il patrocinio del Comune di Bologna.

All’inaugurazione della mostra fotografica ‘Libano: missione peacekeeper’, espost nel cortile di Palazzo d’Accursio (piazza Maggiore, 6) fino al 9 giugno, era presenti il il generale Franco Angioni, comandante del contingente italiano in Libano dal 1982 al 1984 e l’astronauta Paolo Nespoli, maggiore della riserva dell’Esercito italiano.

Libano/ Mostra fotografica a Tiro sui peacekeepers italiani

Shama , 13 aprile 2013 – Inaugurata la mostra fotografica che documenta l’impegno di oltre 30 anni dei militari italiani in Libano. Inaugurazione presso il centro culturale Bassel Al-Assad di Tiro presentata dal generale Antonio Bettelli comandante della  Joint Task Force Lebanon Sector West.

La mostra è stata patrocinata dall’ambasciatore italiano Giuseppe Morabito di fronte a diverse rappresentanze politiche locali, militari e religiose. Fra questi la Signora Randa Berri, moglie dell’attuale Presidente del Parlamento Libanese Nabih Berri, che ha concesso il patrocinio per la parte libanese a sostegno ed integrazione del forte legame che congiunge due popoli uniti, riassumendo così tramite gli scatti fotografici i quasi 35 anni di storia comune.

L’esibizione fotografica, curata dal maggiore Luca Beraudo e dal 1° maresciallo Mauro Montaquila, autore della maggior parte delle foto dal 2009 in poi, ne ripercorre fotograficamente le tappe e la presenza del contingente italiano in Libano.racconta il contributo militare italiano partendo dalla missione “ITALAIR” iniziata nel 1979 e tutt’oggi in corso, per proseguire con la missione “ITALCON” (1982-1984), fino all’attuale “LEONTE” nell’ambito dell’incarico affidato a “UNIFIL” a seguito della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. All’interno degli spazi espositivi, è stato dato anche ampio spazio ad alcuni media locali al fine di raccontare, con le loro pagine dei quotidiani, il rispettivo punto di vista dell’impegno degli italiani in Libano.

La mostra fotografica, aperta al pubblico e ai tour di scolaresche predisposti dalle amministrazioni locali, terminata il 16 aprile, ha dato l’opportunità alla popolazione di avvalersi di uno strumento diretto nel comprendere il mandato dell’attuale missione Unifil nel sud del Libano e consolidare, in questo modo, il consenso popolare per la presenza dei caschi blu.

Inaugurata “Libano – Missione Peacekeeper” mostra dedicata ai militari italiani in Libano

Roma, 05 aprile 2014 – “Libano – Missione Peacekeeper”, la mostra fotografica inaugurata ieri nel Sacrario delle Bandiere del Vittoriano, una testimonianza delle Forze Armate Italianepresenti in Libano dal 1979 ad oggi. Mostra in collaborazione tra l’Istituto di Cultura Italo Libanese e l’Esercito Italiano, e con il patrocinio del Ministero della Difesa. Hanno presenziato l’inaugurazione il sottosegretario di Stato alla Difesa on. Domenico Rossi, il sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito generale Giovan Battista Borrini, l’ambasciatore del Libano Charbel Stephan, di fronte alla presenza delle più alte cariche istituzionali libanesi in Italia e dei vertici delle Forze Armate Italiane.

Sottosegretario alla Difesa,on. Domenico Rossi

Come ha sottolineato l’on. Rossi: “Questa mostra è per i giovani, questa mostra è per il futuro. Questa mostra è la testimonianza che seminando bene si può effettivamente arrivare a individuare come questo mondo è un mondo che può essere basato sullo sviluppo, che può essere basato sulla sinergia, che puo essere basato sull’abbattimento delle barriere culturali, barriere religiose e le barriere politiche che sempre hanno diviso determinati mondi, in sostanza una testimonianza di pace, un mondo migliore per tutti quanti”.

Questo tour per immagini è stato ideato dal maggiore Luca Beraudo e curato dal 1° maresciallo Mauro Montaquila, autore della maggior parte delle foto dal 2009 in poi, ne ripercorre fotograficamente le tappe e la presenza del contingente italiano in Libano.

La mostra inizia con immagini dei primi decolli e prosegue con le emozioni, i caduti, il sacrificio e le emozioni dei nostri militari, le operazioni che si sono susseguite negli anni, con immagini di momenti di scambio con la popolazione libanese che alla fine del percorso ringrazia la presenza italiana con una immagine significativa, con un Grazie Italia.

La mostra ha preso spunto dall’omonima iniziativa ideata, progettata e realizzata nei mesi scorsi dalla brigata aeromobile “Friuli” dell’Esercito italiano che, durante la missione Leonte XIII, ha raccolto foto e testimonianze della presenza italiana in Libano nell’ambito della missione UNIFIL dal 1979 a oggi, organizzandole in un percorso storico-fotografico presentato per la prima volta a Tiro (Libano) e, successivamente al rientro in Patria dell’unità, presso il comune di Bologna.

Sponsor della realizzazione di questa iniziativa sono Giemme, Iveco Defence, Agusta e Lovers.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, fino al 13 Aprile prossimo, con orari 9.30 – 15.00 e ingresso gratuito.

Monica Palermo

“Il respiro trattenuto 2.0 – Quasi fuori dal tunnel”: inaugurazione

Inaugurazione Il respiro trattenuto 2.0

Inaugurazione Il respiro trattenuto 2.0

Per la giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid 19, il 18 marzo 2022, inaugurata la mostra fotografica “Il respiro trattenuto 2.0 – Quasi fuori dal tunnel”

Venerdì 18 marzo 2022 alle ore 11:00 presso l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in Viale Aldo Moro 50, Bologna, alla presenza del Consigliere Regionale Marilena Pillati, si è tenuta l’inaugurazione la mostra fotografica “Il respiro trattenuto 2.0 – Quasi fuori dal tunnel” a cura di Gabriele Fiolo.

Il progetto vuole raccontare la vita ai tempi del Covid 19, partendo da un momento storico in cui il mondo si è fermato, trattenendo il respiro, tra lo sgomento e l’incredulità, per arrivare alla campagna vaccinale e il ritorno a una “quasi normalità”, “quasi fuori dal tunnel”. Le 120 immagini documentano un “prima e dopo” l’inizio del lockdown, attraverso le trasformazioni che la pandemia ha portato nella nostra società e nelle nostre vite. 

“Il respiro trattenuto 2.0 – Quasi fuori dal tunnel” è un progetto fotografico corale, a cura di Gabriele Fiolo con l’ Associazione Fotografica Tempo e Diaframma APS, e raccoglie gli scatti di 14 fotografi professionisti bolognesi, quali Gianni SchicchiRossella SantosuossoPaolo RighiMarika PuicherMichele NucciMargherita CaprilliGianluca PerticoniMauro MontaquilaAlessandro RuggeriMassimo PaoloneMassimiliano DonatiMichele LapiniMax Cavallari arricchiti dal curatore con alcune immagini proprie. Fotografi che abitualmente lavorano nella città e provincia di Bologna, sono diventati lo “sguardo” dei cittadini. Non solo informazioni, ma anche emozioni che nascono dal senso di impotenza che si viveva in quel periodo e dall’assenza della vita quotidiana che animava la nostra città.

Il passato è l’unica forma di conoscenza, ma la memoria, purtroppo, non può essere solo emozionale altrimenti si corre il rischio che non arrivi a tutti” commenta il curatore dell’opera Gabriele Fiolo “La memoria è un dovere e con queste immagini diventiamo tutti testimoniIl progetto fotografico si pone l’obiettivo di favorire la condivisione e di trasmettere le emozioni che paradossalmente si sono generate dall’assenza della vivace vita quotidiana, che solitamente anima la nostra città: vuole farlo offrendo ai suoi cittadini, imprigionati nel proprio spazio personale, una testimonianza fotografica del recente passato vissuto nella città di Bologna, mentre si è trovata immersa nell’affrontare la pandemia.”Gabriele Fiolo

“Questi scatti ci invitano a riflettere attraverso la narrazione di sofferenza, solitudine e cambiamenti cui siamo andati incontro in questi ultimi due anni. Con questa iniziativa l’Assemblea vuole ricordare quanto è accaduto e fare comprendere il valore della difesa della salute, del rispetto degli altri e il senso di comunità. Principi fondamentali per la ripartenza. Una data, quella del 18 marzo, che non dimenticheremo”.Emma Petitti – Presidente dell’Assemblea legislativa

Perché il Respiro Trattenuto 2.0? Perché stiamo ancora trattenendo il respiro, anche se con una consapevolezza e una determinazione diversa. Il lockdown è terminato, ma il ritorno alla normalità è graduale, altalenante. Lo stupore e l’incredulità della prima ondata hanno lasciato il posto all’accettazione. Siamo cambiati e il nostro approccio alla quotidianità è cambiato: siamo pienamente consapevoli di non essere invulnerabili. Nuove norme, nuove regole, in continua evoluzione in base all’andamento dei contagi. La sensazione che la lotta continua e non possiamo permetterci di perdere nemmeno la più piccola battaglia. L’essere umano e in particolare i cittadini di Bologna continuano a dimostrare una forza d’animo e una volontà che lentamente, ma inesorabilmente ci porterà, finalmente, verso la fine del tunnel. Le immagini di Gabriele Fiolo, che si vanno ad aggiungere a quanto scattato durante il lockdown, ci accompagnano in questo percorso, lasciando a memoria un ricordo indelebile di quanto la società e noi stiamo cambiando.Associazione Fotografica Tempo e Diaframma APS

La mostra fotografica rimarrà esposta dal 18 marzo al 4 aprile 2022 presso l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in Viale Aldo Moro 50, Bologna e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 18:00.

Il catalogo “Il respiro trattenuto 2.0 – Quasi fuori dal tunnel”, pubblicato dalla Regione Emilia-Romagna è disponibile presso lo spazio espositivo dell’Assemblea legislativa.

Il libro “Il respiro trattenuto – Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore” edito dalla Minerva è disponibile nelle librerie e sul sito della Minerva.

Il progetto “Il respiro trattenuto -Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore” è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Bologna, l’Ordine dei Giornalisti Emilia Romagna e Airf (Associazione Italiana Reporters Fotografi), in collaborazione con Biblioteca Salaborsa, con il sostegno di EmilbancaGranaroloPaoletti FotoHahnemuhleOnnk.itVictoria StationMinerva Edizioni.

Per la visione di un breve video dell’inaugurazione cliccare qui.

Il respiro trattenuto – Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore: la conferenza stampa

La conferenza stampa tenutesi oggi 22 giugno nell’Auditorio Biagi della Salaborsa ha presentato la mostra e il libro del progetto fotografico ““Il respiro trattenuto – Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore”.

Sono intervenuti:

  • Francesco Volta, in rappresentanza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Bologna
  • Giovanni Rossi, Presidente Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, in qualità di moderatore
  • Giuseppe Del Rossi, Presidente Associazione Italiana Reporters Fotografi
  • Roberto Mugavero, Editore Minerva
  • Gabriele Fiolo, curatore del progetto

Il passato è l’unica forma di conoscenza, ma la memoria, purtroppo, non può essere solo emozionale altrimenti si corre il rischio che non arrivi a tutti” commenta il curatore dell’opera Gabriele Fiolo “La memoria è un dovere e con queste immagini diventiamo tutti testimoniIl progetto fotografico si pone l’obiettivo di favorire la condivisione e di trasmettere le emozioni che paradossalmente si sono generate dall’assenza della vivace vita quotidiana, che solitamente anima la nostra città: vuole farlo offrendo ai suoi cittadini, imprigionati nel proprio spazio personale, una testimonianza fotografica del recente passato vissuto nella città di Bologna, mentre si è trovata immersa nell’affrontare la pandemia.”Gabriele Fiolo

Il progetto

“Il respiro trattenuto – Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore, è un progetto fotografico corale, a cura di Gabriele Fiolo con l’ Associazione Fotografica Tempo e Diaframma, e raccoglie gli scatti di 13 fotografi professionisti bolognesi, realizzati in un momento storico in cui il mondo si è fermato, trattenendo il respiro, tra lo sgomento e l’incredulità. Fotografi che abitualmente lavorano nella città e provincia di Bologna, sono diventati lo “sguardo” dei cittadini. Non solo informazioni, ma anche emozioni che nascono dal senso di impotenza che si viveva in quel periodo e dall’assenza della vita quotidiana che animava la nostra città.

Gianni SchicchiRossella SantosuossoPaolo RighiMarika PuicherMichele NucciMargherita CaprilliGianluca PerticoniMauro MontaquilaAlessandro RuggeriMassimo PaoloneMassimiliano DonatiMichele Lapini e Max Cavallari hanno saputo raccontarci con maestria e professionalità momenti di una vita messa in pausa, trattenuta, dove perfino le ombre sono sparite dai portici della città e sono diventate solo un lontano ricordo, in attesa di un incerto futuro.

Le immagini hanno la capacità di catturare “momenti” e trasferirne ai posteri il loro ricordo. Il valore documentativo della fotografia è innegabile e ad esso si affianca la capacità evocativa e la forza del saper trasmettere emozioni.  Dietro ad ogni immagine esiste un fotografo e non solo una macchina fotografica. È il cuore, la mente e lo sguardo di chi è dietro all’obiettivo che crea l’immagine. È il suo respiro trattenuto durante il click, è la sua esperienza di vita, non solo di fotografo, il suo vissuto che danno vita a “quella” specifica fonte storica.”Il Direttivo dell’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma

Il progetto è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Bologna, l’Ordine dei Giornalisti Emilia Romagna e Airf (Associazione Italiana Reporters Fotografi), in collaborazione con Biblioteca Salaborsa, con il sostegno di EmilbancaGranaroloPaoletti FotoHahnemuhleOnnk.itVictoria StationMinerva Edizioni.

La mostra fotografica “ll respiro trattenuto – Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore” fa parte di Bologna Estate 2021, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica.

Il libro

Il libro edito dalla Minerva è già disponibile nelle librerie e sul sito della Minerva . I soci dell’ Associazione Fotografica Tempo e Diaframma hanno la possibilità, utilizzando il canale soci di whatsapp di prenotare una o più copie del libro, ad un prezzo scontato per i soci. Scopri il catalogo:

Secondo R. Barthes, la fotografia ha da sempre il ruolo fondamentale di fissare un momento nel tempo, “rende presente un evento passato”: per molti, il 2020, non sarà considerato un anno piacevole da “fissare nel tempo” o da “riproporre nel presente”, ma è anche vero che la pandemia ha globalmente creato una netta linea di demarcazione con un “prima” e un “dopo” nelle nostre vite e nei nostri territori”Gabriele Fiolo

La mostra fotografica è esposta in Biblioteca Salaborsa a partire dal 22 giugno 2021 al 10 luglio 2021 e sarà visitabile durante gli orari di apertura al pubblico.